Litotrissia peniena o onde d’urto sul pene in paziente affetto da Malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastic – Deficit Erettile
Operatore: Prof. Patrizio Vicini
La terapia extracorporea ad onde d’urto nel trattamento della malattia di Peyronie e della disfunzione erettile: risultati a lungo termine
Dott. Prof. Patrizio Vicini
Le onde d’urto sono onde acustiche udibili e ad alta energia, utilizzate da oltre 40 anni in ambito ortopedico come terapia antalgica e nelle malattie osteoarticolari. Anche in ambito urologico sono usate da tempo nel trattamento della calcolosi urinaria. Le onde d’urto focalizzate sono generate da una macchina e trasferite al corpo del paziente tramite un apposito trasduttore affinché possano determinare il loro effetto terapeutico nel sito di applicazione.
In Andrologia trovano applicazione come terapia della Malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica e nella terapia del Deficit Erettile di tipo organico sfruttando l ‘effetto antinfiammatorio, antalgico e neoangiogenetico.
Da Maggio 2018 ad Aprile 2022, 254 pazienti con un’età media di 61 anni e con malattia di Peyronie sono stati arruolati per un trattamento conservativo. Tutti i 254 pazienti idonei sono stati trattati con ESWT, utilizzando il litotritore Miniwave.
Il numero mediano di trattamenti per paziente era 4,5 con la consegna di 2000 SW per ogni trattamento. Non c’era uso dell’anestesia e dell’analgesia. Prima del trattamento è stato effettuato uno studio ecografico con ecodoppler penieno dinamico, RIGISCAN (Rigidometria ed Erettometria Peniena Notturna), IIEF-5 ed IIEF-15 (International Index of Erectile Function) per ciascun paziente. Abbiamo considerato: dimensione della placca, curvatura del pene, dolore, rigidità e tumescenza del pene, capacità di rapporto sessuale ed effetti collaterali. Il follow-up mediano dello studio è stato di 38,9 mesi.
Effetti collaterali:
Non abbiamo osservato alcun particolare effetto collaterale durante e dopo il trattamento con ESWT. Dei 254 pazienti valutabili solo 33 (13%) hanno riportato effetti collaterali. In particolare 32 (11%) hanno avuto un ematoma cutaneo superficiale e 4 (1%) hanno avuto un leggero sanguinamento uretrale. Abbiamo anche riportato 109 (43%) pazienti con dolore locale moderato durante il trattamento e 8 (3%) con dolore intenso durante il trattamento. Nessuno dei pazienti ha riportato una stenosi uretrale durante il nostro follow-up di 38,9 mesi.
Dimensioni della placca:
Con il trattamento ESWT non abbiamo osservato una riduzione significativa delle dimensioni della placca. Infatti in 46 pazienti (18%) abbiamo osservato una riduzione dimensionale della placca, in 56 pazienti (22%) abbiamo visto un aumento dimensionale della placca e in 142 (56%) non ci sono state variazioni nella dimensione della placca (p =0,0834).
Per quanto riguarda i 80 pazienti con la placca calcificata in 8 (10%) di essi non c’era più evidenza ecografica della calcificazione. In solo 2 paziente (0,75%) con una placca non calcificata abbiamo visto una nuova calcificazione.
Curvatura:
In generale, la curvatura non è cambiata in modo considerevole come ci aspettavamo. Dei 254 pazienti 78 (31%) hanno avuto una riduzione statistica della curvatura con una riduzione media di 27,2 gradi (+/-13,6 gradi) (p=0,034), 147 (58%) non hanno avuto un miglioramento della curvatura e 6( il 2,26%) ha avuto un aumento della curvatura con un aumento medio di 110 gradi (7-15 gradi)
Dolore:
Con il dolore abbiamo ottenuto ottimi risultati. Dei 254 pazienti 127 (50%) soffrivano di dolore. Di questi 148 pazienti, oltre il 92% correva un buon miglioramento della sintomatologia (pFunzione sessuale:
Dopo il trattamento con ESWT, la qualità dei rapporti risulta migliorata in modo statisticamente significativo . Non abbiamo prescritto alcun inibitore della PDE5 o farmaco PGE1 per evitare esiti alterati dello studio. Abbiamo anche osservato in alcuni casi miglioramento dei rapporti sessuali. Per quanto riguarda il cambiamento dettagliato nell’attività sessuale prima e dopo il trattamento abbiamo riscontrato un miglioramento della tumescenza e rigidità del pene al Rigiscan (Rigidometria ed Erettometria Peniena Notturna) in 223 pazienti (88%) con incremento statisticamente significativo del punteggio IIEF-5 ed IIEF-15 (p