Infezioni vie urinarie
Le infezioni delle vie urinarie, ovvero, la colonizzazione di urine da parte di microrganismi con infiammazione ed invasione dell’apparato urinario sono tra le più comuni infezioni batteriche, rappresentando il 20% di tutte le patologie riscontrabili ambulatorialmente. Si parla di infezione delle vie urinarie quando sono presenti almeno 100.000 colonie batteriche/ml. di urine. Più frequentemente i microrganismi raggiungono l’apparato urinario per via ascendente attraverso l’uretra, specialmente batteri di provenienza intestinale come E. Coli ed Enterobacteriacee e ciò spiega la maggiore frequenza nelle donne (68%) a causa della minore lunghezza uretrale; esistono anche la via ematogena e, più raramente, la via linfatica.
I “fattori predisponenti” sono rappresentati da:
- cateterismo e manovre endoscopiche
- ostruzioni cervico-uretrali (ipertrofia prostatica, calcolosi, tumori)
- vescica ipo/areflessica
- diabete mellito
- malattie renali (gotta, nefropatia diabetica)
- reflusso vescico-ureterale
- immunodepressione
- gravidanza
Vengono distinte in infezioni delle alte vie urinarie (pielonefriti, nefriti), ed infezioni delle basse vie urinarie (cistiti, uretriti, epididimiti).
Sintomatologia delle infezioni alle vie urinarie
La pielonefrite acuta è caratterizzata dalla presenza di febbre settica, dolore al fianco, pollachiuria, urgenza minzionale, nausea e vomito, leucocitosi, batteriemia. I sintomi della cistite acuta sono la pollachiuria con eliminazione di una scarsa quantità di urina, tenesmo vescicale con dolore sovra-pubico ed ematuria. Le forme croniche presentano in genere una sintomatologia più blanda rispetto alle forme acute.
Diagnosi infezioni vie urinarie
La diagnosi di infezione delle vie urinarie è basata, come detto, dal riscontro di una quantità di batteri almeno pari a 100.000 UFC/ml. Per tale motivo è opportuno eseguire:
1. Prelievo delle urine nel modo più sterile possibile, evitando ogni sorta di contaminazione batterica. I metodi che si utilizzano sono: la raccolta del mitto intermedio, il prelievo per aspirazione sovrapubica, il prelievo con catetere (nella donna). Dopo la raccolta si esegue l’urinocoltura per evidenziare l’eventuale crescita batterica e testare l’antibiotico più efficace (antibiogramma).
1. Tamponi uretrali e vaginali per la ricerca dei germi attraverso prelievi ottenuti dall’uretra maschile e femminile e dalla vagina mediante piccoli tamponi.
2. Ecografia renale e vescicale per la diagnosi di alterazioni morfologiche dei vari organi (idronefrosi, pionefrosi, ascessi, etc.).
Infezioni alle vie urinarie: terapia
La terapia deve basarsi sulla rimozione della condizione favorente la stasi urinaria e sull’antibioticoterapia mirata sulla base dell’antibiogramma, in genere gli antibiotici più utilizzati ed efficaci sono i fluorochinolonici.
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