Falloplastica di Allungamento Pene piccolo con laser

Sempre più uomini sono alla ricerca di informazioni su come allungare il pene, anche se in molti casi non si può parlare realmente di pene piccolo, almeno dal punto di vista strettamente clinico.

Si definisce micropene, un pene alla nascita con normale morfologia e meato uretrale esterno nella norma, ma lunghezza inferiore ad 1,9 cm, risultato finale di una carenza di androgeni durante durante il periodo gravidico materno.

Tale alterata secrezione androgenica può essere conseguenza di un’alterazione dell’asse ipotalamo ipofisario (ipogonadismo ipogonadotropo) oppure gonadica (ipogonadismo ipergonadotropo) e può essere associata ad alterazioni genetiche che devono essere sempre indagate.
Di solito si ha una risposta favorevole con una terapia ormonale sia locale che sistemica iniziata precocemente.

Tale patologia è meno frequente nell’individuo “adulto”, ciononostante molti soggetti adulti si rivolgono all’andrologo per le dimensioni inadeguate del loro pene lamentando le problematiche psico-sessuali ad esse correlate.
Dall’elaborazione statistica dei lavori pubblicati riguardanti le dimensioni peniene per età e razza si è messo in evidenza che in Italia la lunghezza media normale del pene in erezione è 15 cm (range compreso tra 12 e 17 cm), si parla di pene piccolo se il range è compreso tra i 7 e i 12 cm, il micropene è in genere al di sotto dei 7 cm di lunghezza.

Il pene realmente piccolo, ma anche in alcuni casi ai limiti inferiore della norma, può creare quella condizione chiamata Dismorfofobia Peniena, cioè la non accettazione delle proprie dimensioni che causa un disagio relazionale, non solo nei confronti dell’altro sesso, ma anche nei confronti dello stesso sesso (sindrome da spogliatoio ect.), per similitudine con il sesso femminile possiamo dire che è lo stesso disagio relazionale-estetico provato dalle donne con un seno piccolo.

Il pene nascosto invece appartiene alle “false” brevità peniene, infatti, specie in individui in soprappeso, il pene è di forma e dimensioni normali, ma è poco evidente, “nascosto” cioè dal tessuto adiposo sovrapubico che è in eccesso ed ingloba la radice del pene a livello pubico, quindi sono i tessuti che circondano l’organo che ne determinano in questo caso un aspetto anormale.
Il pene nascosto può causare oltre a disagi psicologici non irrilevanti anche fastidiose infezioni urinarie recidivanti.
Nella maggior parte dei casi si esegue la lipectomia sovrapubica, cioè la rimozione del grasso sovrapubico in eccesso per far riemergere il pene nascosto.

Falloplastica laser di allungamento pene

Il cosiddetto “allungamento del pene” viene ottenuto sezionando il legamento sospensore del pene, legamento che in condizioni di normalità permette l’adesione del pene all’osso pubico; viene in tal modo esteriorizzata una porzione “interna” del pene che va ad incrementare in lunghezza la porzione pendula del pene stesso (incremento di circa il 20% rispetto alla “lunghezza” iniziale).

Allungamento del pene: come allungare il pene con la tecnica chirurgica

1) Si pratica un’incisione cutanea sovrapubica a V, con pubo-plastica di avanzamento cutaneo V-Y (incisione a V e sutura ad Y per creare anche un allungamento cutaneo), l’uso del laser permette di effettuare con estrema precisione l’incisione, determinando un ridotto sanguinamento intraoperatorio e una guarigione più rapida (laser-plastica cutanea);

Allungamento pene e Ingrandimento pene

2) Successivamente si isola e seziona con laser il legamento sospensore che ha una lunghezza variabile compresa tra 2 e 5 cm;

Allungamento penieno con falloplastica laser: fase 2

3) La fase successiva, come descritto in letteratura, prevede l’impianto infrapubico di un distanziatore pubo-cavernoso in genere in silicone, per evitare il riavvicinamento tra pube e pene e stabilizzare l’allungamento così ottenuto, evitando in questo modo la recidiva legata alla retrazione cicatriziale con riaccostamento delle superfici sezionate;

Allungamento pene: fase 3

4) In caso di pene nascosto il tessuto adiposo in eccesso viene rimosso tramite liposcultura ultrasonica sovrapubica, che permette un ulteriore incremento dell’allungamento penieno ottenuto con la tecnica precedente.

Tale intervento non altera la funzionalità e la sensibilità peniena, e la guarigione è abbastanza rapida.
E’ molto difficile stabilire a priori il reale allungamento ottenibile in quanto non è possibile definire con esattezza la reale lunghezza del legamento sospensore preoperatorio in ciascun individuo. E’ molto importante inoltre prevenire la retrazione cicatriziale nel post-operatorio tramite erezioni artificiali indotte farmacologicamente, oppure per mezzo di dispositivi come il “Penile Stretcher ”che permettono un allungamento graduale e progressivo del pene.

Ingrandimento del pene (falloplastica)

Per quanto riguarda l’ingrandimento del pene si esegue un impianto sottofasciale (al di sotto della fascia di Colles) di un patch che può essere rappresentato o da derma umano liofilizzato ottenuto da donatore oppure da derma suino (INTEXEN), tessuto rimodellabile non riassorbibile, costituito principalmente da collagene acellulare, naturale, inalterato chimicamente e biocompatibile.

Ingrandimento Pene con derma suino

Tecnica chirurgica

1) Incisione cutanea subcoronale o sovrapubica baso-peniena;
2) Successivo degloving penieno lungo un piano avascolare sottodartoico;
3) Sutura del patch alla fascia di Buck lungo tutta la lunghezza e circonferenza del pene;
4) Posizionamento di un piccolo drenaggio in aspirazione;
5) Postectomia;
6) Medicazione contenitiva semi-compressiva.

Tale intervento detto anche “falloplastica incrementale con derma suino”, garantisce un ottimo risultato estetico con incremento di circa il 25-30% rispetto alla misurazione iniziale della “circonferenza” peniena, migliorando in tal modo il senso di fiducia e stima di se stesso nel maschio che avverte un disagio estetico per le dimensioni peniene non adeguate.

Ingrandimento del pene con grasso autologo

E’ possibile altresì ottenere un ingrandimento penieno utilizzando grasso autologo (dello stesso paziente) prelevato in altre sedi, in genere a livello pubico o addomino-pubico dove è in eccesso.

Tecnica chirurgica

1) prelievo di tessuto adiposo mediante lipoaspirazione;
2) purificazione del grasso mediante centrifugazione in modo tale da limitarne il riassorbimento e garantire risultati migliori;
3) inserimento del grasso (lipofilling) al di sotto della cute peniena tramite sottili cannule introdotte mediante piccolissime incisioni in sede sovrapubica.

Tale intervento di ingrossamento del pene, detto anche “lipopenoscultura secondo tecnica di Coleman”, determina un aumento circonferenziale di circa il 30%, è sicuro e ripetibile, ed è controindicato nei forti fumatori, i quali a causa di un microcircolo alterato possono avere maggiore riassorbimento del grasso stesso, riassorbimento che normalmente si assesta intorno al 20-30 %, per tale motivo infatti in sede di intervento è consigliabile impiantarne una quantità leggermente in eccesso rispetto al necessario.

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