Idrocele

L’idrocele consiste nella raccolta di liquido chiaro e giallo tra i due foglietti della tunica vaginale del testicolo. Il meccanismo di questa iperproduzione ed il mancato riassorbimento non sono ancora ben noti, tuttavia si possono distinguere:

a) una forma congenita, determinata da un processo vaginale pervio in comunicazione con la cavità peritoneale.
b) una forma primitiva o idiopatica, che in genere colpisce soggetti al di sopra dei 40 anni d’età.
c) una forma secondaria a processi infettivi (orchite, epididimite), tumori testicolari, traumi locali, radioterapia, etc.

Sintomatologia

L’esame obiettivo del paziente rivela la presenza di una massa scrotale di consistenza molle o abbastanza tesa, in genere
non dolente
.

Idrocele

Diagnosi

Dal punto di vista diagnostico l’indagine strumentale migliore è rappresentata dall’ecografia scrotale che consente di definire meglio la quantità di liquido, il suo aspetto e le condizioni dei didimi (testicoli), degli epididimi e delle guaine.

Idrocele: indagine strumentale

Terapia

Il trattamento è indicato nei casi di idrocele molto teso con sofferenza testicolare che può condurre all’atrofia del testicolo stesso, oppure se l’idrocele crea problemi di natura estetica.
La terapia della forma congenita e di quelle secondarie è basata sulla rimozione delle cause scatenanti; la forma idiopatica trae invece beneficio, dal trattamento chirurgico consistente nella resezione ed eversione della tunica vaginale.

Terapia idrocele