Azoospermia e Recupero Spermatozoi
Azoospermia: Definizione e Classificazione
Per azoospermia si intende assenza completa di spermatozoi nell’eiaculato; ne esistono due forme:
1) Azoospermia non-ostruttiva (NOA) o secretoria (60-70%)
Condizione caratterizzata da assenza di spermatozoi nell’eiaculato a seguito di una grave alterazione nella spermatogenesi; la biopsia del testicolo in genere può rilevare:
– l’ipospermatogenesi (alterazione “quantitativa” delle cellule germinali)
– l’arresto maturativo (cellule germinali “qualitativamente” alterate ed immature)
– la sindrome a sole cellule del Sertoli (presenza di sole cellule delle Sertoli con assenza delle cellule germinali)
2) Azoospermia ostruttiva (OA) (30-40%)
Condizione caratterizzata da assenza di spermatozoi nell’eiaculato a seguito di un’ostruzione delle vie seminali..
Diagnosi
Il paziente “azoospermico“ deve eseguire spermiogrammi ripetuti con valutazione biochimica del liquido seminale ed un’eventuale ricerca di spermatozoi nelle urine post-eiaculazione per escludere un’eiaculazione retrograda.
L’anamnesi completa è necessaria per poter individuare fattori causali come: interventi per ernia inguinale, criptorchidismo, fibrosi cistica ed altre malattie genetiche, chemioterapia, flogosi, traumi e fattori ambientali.
L’esame obiettivo è importante per valutare innanzitutto il volume testicolare, infatti un volume testicolare ridotto, minore di 10 cc, in un soggetto criptorchide è suggestivo di azoospermia non ostruttiva o secretoria (NOA), mentre trovare all’esame obiettivo un’agenesia dei deferenti con volume testicolare aumentato, maggiore di 15 cc, e testa dell’epididimo dilatata, è suggestivo di azoospermia ostruttiva (OA); da aggiungere per concludere che non raramente i tumori testicolari sono causa di azoospermia.
Devono inoltre essere eseguiti il dosaggio ormonale di FSH, testosterone e inibina-B, analisi genetica (cariotipo e microdelezioni del cromosoma Y), un’ecografia prostatica transrettale (per la diagnosi di ostruzione dei dotti eiaculatori) ed un ecocolordoppler testicolare (per la diagnosi di tumori testicolari), fino ad arrivare in ultima istanza alla biopsia testicolare (per rilevare la presenza ed eventualmente effettuare un recupero di spermatozoi)..
Azoospermia: Cure e Terapia
I pazienti affetti da azoospermia ostruttiva (OA) possono avvalersi di una delle tecniche di ricanalizzazione microchirugica delle vie seminali e ricorrere solo in una fase successiva alla biopsia testicolare per il recupero degli spermatozoi da utilizzare per la fecondazione assistita.
Al contrario, nei soggetti affetti da azoospermia non ostruttiva o secretoria (NOA), la stessa biopsia testicolare ha una bassa percentuale di recupero di spermatozoi da utilizzare per la fecondazione assistita; inoltre, in tali soggetti sono spesso presenti mutazioni e delezioni genetiche che possono essere trasmesse alla prole e determinare un fallimento della fecondazione assistita.
Tecniche di recupero dei gameti maschili (Spermatozoi)
Per il recupero di spermatozoi esistono svariate “tecniche” che ne consentono il recupero o dal testicolo o dalle vie seminali attraverso l’aspirazione o l’estrazione chirurgica (biopsia). Comunque va detto che l’estrazione (piuttosto che aspirazione) e la via chirurgica, o ancor meglio microchirugica (piuttosto che percutanea), hanno tassi di fertilizzazione e gravidanza più “elevati”, con minori complicanze (ematoma scrotale etc.) rispetto alle altre metodiche.
a) Tecniche di recupero nelle “OA”:
1. TeFNA: aspirazione testicolare con ago sottile (Fig.1)
2. TESE: biopsia testicolare standard e/o percutanea (Fig.2a – Fig.2b)
3. PESA: aspirazione percutanea di spermatozoi epididimari (Fig.3)
4. MESA o miniMESA: aspirazione microchirugica di spermatozoi dall’epididimo (Fig.4a – Fig.4b)
b) Tecniche di recupero nelle “NOA”:
1. TESE: biopsia testicolare standard e/o percutanea (Fig.2a – Fig.2b)
2. microTESE: estrazione di spermatozoi testicolari per via microchirugica (è la metodica che offre maggiore possibilità di recupero, con minore quota testicolare asportata, e bassa incidenza di danno vascolare e dolore postoperatorio).
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