Ruolo dei papillomavirus umani (HPV) ed espressione genica diP53 e Ki67 nel carcinoma del pene
Gentile V, Vicini P, Albanesi L *Giacomelli L, Cardillo MR, **Pierangeli A, **Degener AM
Dipartimento di Urologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Dipartimento di Medicina Sperimentale ePatologia , Sezione di Virologia
Università “La Sapienza”,Roma,Italia
Obiettivo
Lo scopo dello studio è stato valutare la presenza di mutazioni del gene onsoppressore P53 e l’espressione dell’antigene di proliferazione cellulare Ki67, attraverso l’analisi immunoistochimica (IHC) , in 11 campioni biologici inclusi in paraffina , provenienti da dieci pazienti di sesso maschile (età compresa tra 49 e 86 anni , età media 65 anni) sottoposti a penectomia per carcinoma penieno presso il Dipartimento di Urologia “U Bracci” del Policlinico Umberto I di Roma.
E’stata inoltre ricercata la presenza del DNA dei Papillomavirus umani (HPV) ed eseguita un’accurata tipizzazione attraverso il sequenziamento del DNA sul campione positivo.
Metodi
L’analisi immunoistochimica (IHC) è stata eseguita con i seguenti anticorpi primari: anti-p53 ( DO-7) e Ki67 ( NCL-MM1) anticorpi monoclonali murini, frazioni IgG1 , (forniti dalla Dako,) alla diluizione 1:50.
Il DNA è stato estratto da piccole sezioni di ciascun campione usando il kit tissutale NucleoSpin (Machery Nagel); i campioni sono stati sottoposti ad amplificazione con general primers allungati alla loro estremità 3’ (GP5+/GP6+) ; i prodotti PCR di opportuna lunghezza sono stati purificati e sequenziati.
Risultati
L’analisi immunoistochimica (IHC) ha rilevato un accumulo nucleare di p53 mutata in 10 campioni tumorali (90.9 % ) su 11 , analogamente l’ iperspressione genica di Ki67 è stata riscontrata in 10 campioni di tessuto tumorale su 11 (90.9%).
L’HPV DNA è stata rilevato in 8/11 casi di carcinoma del pene (72.7%), il sottotipo virale di più frequente riscontro è stato HPV 16.
L’analisi per sequenziamento ha rilevato in 1 campione la presenza di HPV 53 (12.5%), in 2 campioni di HPV 18 (25%) e in 5 di HPV 16 (62.5%)
Nei 10 campioni tumorali positivi per p53 mutata la positività di HPV è stata riscontrata nell’ 80%, mentre la percentuale di campioni positivi sia per Ki67 che per l’HPV è stata 70 %.
Conclusioni
I risultati di tale studio indicano che il carcinoma del pene è eziologicamente correlato all’ HPV e può insorgere in seguito a mutazioni del gene onsoppressore p53 gene e ad un’overespressione dell’antigene di proliferazione cellulare Ki67 .Un pattern immunoistochimico di espressione “diffusa “ di p53 e Ki67 è più frequentemente associata a tumori scarsamente differenziati ed a più alto stadio tumorale.
Parole chiavi: carcinoma penieno ,p53, Ki67, papillomavirus umano (HPV)