MEATOPLASTICA –URETROPLASTICA – RIPARAZIONE FISTOLE- LISI ADERENZE GRANDI LABBRA IN PAZIENTE AFFETTA DA STENOSI SERRATA DEL MEATO URETRALE ESTERNO STENOSI URETRALE DISTALE E FISTOLE MULTIPLE URETRONEOVAGINA ED ADERENZE DELLE GRANDI LABBRA ,DOPO INTERVENTO DI VAGINOPLASTICA PENOSCROTALE PER RIASSEGNAZIONE DEI CARATTERI SESSUALI MALE TO FEMALE
patriziovicini@inwind.it
Abstract
INTRODUZIONE
Lo scopo del lavoro è presentare la strategia diagnostica e terapeutica per gestione delle complicanze in un caso complesso dopo vaginoplastica con lembo penieno e graft scrotale per rassegnazione dei caratteri sessuali male to female
MATERIALI E METODI
Intervento di vaginoplastica con lembo penieno invertito e graft scrotale effettuato nel Marzo 2019 presso altro Nosocomio in Thailandia, la paziente viene dimessa con catetere che mantiene a dimora per 3 settimane, da sempre tessuto di granulazione a livello dell’ orifizio uretrale esterno e della neovagina, trattato con antibiotici topici e lavaggio interno con Betadine per 9 mesi senza grosso beneficio.
La paziente giunge alla nostra osservazione dopo 9 mesi dall’ intervento riferendo una sintomatologia cistitica, pollachiurgia, stranguria e disuria, uso notevole del torchio addominale in fase minzionale e fuoriuscita di urina in vagina, progressivo restringimento dell’ introito vaginale con difficoltà alle dilatazioni meccaniche effettuate tramite dilatatori consigliati quotidianamente.
All’ esame obiettivo presenza di tessuto di granulazione a livello del meato uretrale esterno con stenosi dello stesso, impossibilità all’introduzione di qualsiasi catetere ureterale, presenza di 4 minutisimi tramiti fistolosi in neovagina, presenza di aderenza mediana delle grandi labbra che apparivano fuse lungo la linea mediana costituendo un setto che ostacolavo l’introito vaginale.
Impossibilità in fase diagnostica di sondare la stenosi per capirne la lunghezza pre-intervento con catetere uretrale, impossibilità all’ effettuazione di Uroflussimetria, Rx uretrocistografia retrograda e minzionale e Uretrocistoscopia.
L’accesso chirurgico da noi effettuato è stato il seguente: mediante incisione cutanea mediana lunga circa 5 cm partendo dal meato uretrale fino ad arrivare ai tramiti fistolosi in neovagina, si effettua isolamento notevolmente difficoltoso ma ”completo” dell’‘uretra per fino ad ottenere un buona mobilizzazione uretrale, l’ uretra distale presentava una stenosi di circa 2 cm, il tratto di uretra stenotico viene aperto e spatulato ventralmente per circa 5 cm fino a raggiungere i tramiti fistolosi evidenziabili con estrema difficoltà ma tramite utilizzo di specilli chirurgici in neovagina, riparazione dei tramiti fistolosi con Vicryl 3/0, meatoplastica con riconfigurazione del corretto posizionamento del meato uretrale circa 1-2 cm al di sotto nel neoclitoride, successiva incisione mediana cutanea per lisi aderenze delle grandi labbra con sutura trasversale, ampliando in tal modo l’ introito vaginale esterno; catetere 18 ch, garza iodoformica in vagina con medicazione compressiva.
CONCLUSIONI
Non è stato possibile effettuare alcun esame diagnostico pre-intervento, la stenosi non si limitava al meato uretrale esterno ma si estendeva per circa 2 cm, l’utilizzo di specilli chirurgici in neovagina ci hanno permesso di evidenziare i tramiti fistolosi. E’ necessaria una mobilizzazione uretrale per una corretta riconfigurazione del meato uretrale esterno al di sotto del neoclitoride.
L’ incisione mediana cutanea per lisi aderenze delle grandi labbra con sutura trasversale ha permesso un ampliamento dell’ introito vaginale esterno.