Ipertrofia Prostatica Benigna
L’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) è la patologia prostatica più diffusa. E’ causata da un aumento del volume delle ghiandole localizzate nella porzione centrale con conseguente riduzione del calibro uretrale.
Clinicamente si manifesta dopo i 50-60 anni con difficoltà ad iniziare la minzione, diminuzione della forza del getto urinario, minzioni notturne, sensazione di svuotamento vescicale incompleto, fino alla impossibilità ad urinare con conseguente posizionamento di catetere.
La diagnostica si basa su una serie di esami ormai standardizzati come: l’esplorazione digito-rettale (DRE), l’ecografia prostatica trans-rettale (TRUS) e l’uroflussometria.
E’ sicuramente utile il dosaggio ematico del PSA (ed eventuale valutazione del rapporto PSA free/total) per la diagnosi differenziale con il Carcinoma. Talvolta può essere richiesta l’esecuzione di una biopsia prostatica per dirimere un dubbio diagnostico. La metodica è di facile effettuazione con scarsi effetti collaterali.
Il trattamento dell’IPB prevede una terapia medica ed una chirurgica.
Il trattamento chirurgico si basa prevalentemente su tecniche endoscopiche (TURP, TUIP) sostituite, quando necessario, dalla chirurgia classica “a cielo aperto”.