Frattura del pene: accesso peno-scrotale con degloving completo dell’asta dopo valutazione RMN
Introduzione
La frattura del pene, caratterizzata dalla rottura traumatica della tunica albuginea con possibile lesione uretrale, costituisce un’urgenza urologica spesso generata da traumi durante il coito o automanipolazioni per sopprimere l’erezione. La Risonanza Magnetica Nucleare rappresenta l’indagine diagnostica più accurata perchè in grado di fornire un’eccellente dimostrazione dell’anatomia rivelando lacerazioni sia dell’albuginea che eventualmente dell’uretra. Il trattamento, che consiste nella chiusura della lacerazione della tonaca albuginea, viene, generalmente, effettuato con un accesso sub-glandulare con degloving completo dell’asta. La quasi totalità delle fratture peniene è localizzata a livello del III prossimale dell’organo.
Case-report
Paziente di 56 anni giunge alla nostra attenzione per comparsa, in seguito a trauma durante il coito, da circa 6 ore di ematoma penieno e disuria. All’esame obiettivo si evidenzia grossolano ematoma e pene lievemente deformato per deviazione verso destra (foto 1). Viene effettuata d’urgenza una RMN con gadolinio che mette in evidenza un’interruzione della tunica albuginea in corrispondenza del versante ventrale del III prossimale del corpo cavernoso di destra, con associato ematoma contiguo e nel corpo spongioso, diffuso e marcato edema del tessuto sottocutaneo. Non si documentano lesioni uretrali associate. Si effettua, quindi, incisione peno-scrotale (foto 2 e 3) e degloving del pene (foto 4); dopo l’apertura della fascia di Buck, si reperta il punto di frattura (foto 6). Blocco emostatico con Tourniquet alla base del pene e sutura della corporotomia con Vicryl 3/0 (foto 7). Chiusura della breccia chirurgica dopo posizionamento di drenaggio Redon 14 Ch (foto 8).
Risultati
Il paziente torna a controllo dopo circa 10 giorni, mostrando un quasi totale riassorbimento dell’ematoma e riferendo episodi erettili normali.
Dopo circa 30 giorni viene effettuata una Rigidometria Peniena Notturna che documenta una funzionalità erettile nella norma.
Conclusioni
Il paziente torna a controllo dopo circa 10 giorni, mostrando un quasi totale riassorbimento dell’ematoma e riferendo episodi erettili normali.
Dopo circa 30 giorni viene effettuata una Rigidometria Peniena Notturna che documenta una funzionalità erettile nella norma.
Bibliografia
1) García Gómez B, Romero J, Villacampa F, Tejido A, Díaz R. Early treatment of penil
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