Si tratta dei percorsi relativi al trattamento dei bambini con disforia di genere o incongruenza di genere e all’uso del farmaco Triptorelina.
Recentemente membri del Governo Nazionale, avevano presentato un’interrogazione per approfondire ciò che avviene all’ospedale Careggi di Firenze rispetto al trattamento della disforia di genere nei bambini e l’uso del farmaco Triptorelina, autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco ad uso veterinario, e che “verrebbe somministrato a bambini di 11 anni senza alcun supporto psicoterapeutico e psichiatrico”, con il via libera all’ assunzione del farmaco che “sarebbe fondato sul presupposto che con la pubertà bloccata i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e valutare se proseguire o meno il percorso di transizione di genere”.
Inserimento del medicinale Triptorelina tra i farmaci erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale (SNN), ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per l’impiego in casi molto selezionati in cui la pubertà sia incongruente con l’identità di genere (disforia di genere), con diagnosi nel percorso di affermazione di genere che deve essere effettuata da una equipe multidisciplinare e specialistica dove l’assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva della disforia di genere.
Questo quanto si legge nella determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) del 25 febbraio 2019 circa il farmaco stesso, l’ AIFA precisa che “se il soggetto minore e la sua famiglia non aderiscono al percorso psicologico e/o non rispettano gli appuntamenti con gli endocrinologi è prevista la sospensione della somministrazione della Triptorelina”.
Per il Piano terapeutico, si tratta di una somministrazione per via intramuscolare di Triptorelina 3,75 mg ogni 28 giorni. Nel primo mese di terapia è prevista una dose aggiuntiva a circa due settimane di distanza dalla prima dose. Viene suggerito un proseguimento del trattamento fino all’eta’ di 16 anni, in corrispondenza dell’inizio della terapia ormonale cross-gender.