Il Corso Dissezione su cadavere per cambio di genere consisterà in lezioni frontali e lezioni su preparati anatomici durante le quali si affronteranno argomenti e tematiche relativi alla valutazione pre-chirurgica del pavimento pelvico ed alla corretta esecuzione dell’intervento di vaginoplastica.
20-21 Aprile 2023
Congresso Nazionale #Nau #andrologiaitaliana
BENESSERE AD ALTA QUOTA
Medicina Estetica in Andrologia
Carbossiterapia
Chirurgia Estetica Funzionale Genitale
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PRP (plasma ricco di piastrine) definito anche Priapus Shot o P-Shot: cos’è e a cosa serve
Cos’è il PRP e quali sono le sue applicazioni in campo andrologico? Il PRP in andrologia si usa essenzialmente per due patologie: la disfunzione erettile (Priapus Shot o P-Shot)e la malattia di La Peyronie.
Sappiamo che le piastrine presenti nel nostro sangue hanno grandi capacità rigenerative sui tessuti e questo concetto è alla base dell’utilizzo in medicina del PRP, o plasma piastrinico arricchito. Infatti il sangue, opportunamente lavorato e iniettato nuovamente nel nostro corpo può stimolare e favorire la rigenerazione tissutale.
Il PRP (plasma ricco di piastrine) si ottiene attraverso la centrifugazione del sangue autologo la centrifugazione del sangue autologo (cioè prelevato dallo stesso paziente), che produce un plasma ad alta concentrazione di piastrine, detto appunto concentrato piastrinico.
Il plasma così ottenuto trova diverse applicazioni soprattutto nell’ambito della chirurgia estetica e per la ricrescita dei capelli, mentre in andrologia si usa essenzialmente per due patologie: la disfunzione erettile (Priapus Shot o P- Shot)
e la malattia di La Peyronie.
Plasma arricchito di Piastrine nel trattamento della disfunzione erettile
Il PRP per disfunzione erettile detto anche Priapus Shot o P- Shot è ormai considerato un trattamento piuttosto efficace. Nel recente congresso ESSM 2019 è stata valutata efficacia e sicurezza del PRP come terapia del Deficit Erettivo per problemi di erezione. Quasi 300 pazienti affetti da deficit erettivo sono stati sottoposti ad infiltrazioni di PRP o Plasma Piastrinico.
Sono stati valutati l’ IIEF5 e GAQ and SEP questions. Al termine del ciclo di infiltrazioni è stato rilevato un incremento del punteggio IIEF e quindi migliori erezioni e grado di soddisfazione globale per il trattamento.
Non sono stati riscontrati né alcuna correlazione con l’età, né alcun effetto collaterale. Il trattamento con PRP o plasma piastrinico si è dimostrato quindi un valido trattamento per il ringiovanimento del pene e miglioramento del deficit erettile.
Nel corso di questi ultima anni numerosi studi sono stati pubblicati dalla comunità internazionale a riguardo con risultati positivi estremamente positivi ed incoraggianti, occorrono comunque ulteriori studi per comprovarne efficacia a lungo termine.
Plasma arricchito di Piastrine o PRP nel trattamento della Malattia di La Peyronie
Il PRP può essere utilizzato con successo anche nel trattamento della malattia di La Peyronie. La terapia consiste in un ciclo di 4 infiltrazioni con intervallo di 2 settimane per ogni infiltrazione.
L’infiltrazione di PRP o Plasma Piastrinico viene effettuata in anestesia locale, circa 6 ml di PRP sono infiltrati dentro la placca peniena.
Tutti i pazienti in esame dello studio hanno effettuato 10 infiltrazioni. e il periodo osservazione è durato 6 mesi. La riduzione di curvatura peniena è stato osservata dal 22 percento al 50% dei pazienti trattati, mentre la placca peniena si è ridotta di dimensioni nel 50% dei pazienti trattati, ammorbidimento della placca fino al 60% dei pazienti.
L’ IIEF pe valutare la funzione erettile ha rilevato un miglioramento della funzione erettile nel 56% dei pazienti. Tutti i risultati sono stati statisticamente significativi e la terapia non ha determinato effetti collaterali.
Prof. Patrizio Vicini Andrologo Urologo Roma
Centro Andrologica Roma
Clinica Parioli Roma
11-02-2023
“Secondo Incontro” Masterclass Chirurgia Genitale Roma presso la Clinica Parioli https://www.clinicaparioli.it/ con patrocinio SIA – Società Italiana Andrologia e #SICGEM (Società Italiana Chirurgia Genitale Maschile)
Interventi eseguiti dal Dott. Prof Patrizio Vicini e Dott. Piero Letizia con partecipazione attiva dei discenti all’ attività chirurgica (Dott. Angelo Armenio, Dott.ssa Chiara Polito; Dott. Nicola Spiezia, Dott. Vincenzo Viscusi):
– Sex Confirmig Surgery – Vaginoplastica MtoF – Disforia di Genere
Il Dott. Prof. #PatrizioVicini è specialista in #Urologia ed #Andrologia, si interessa di Chirurgia Miniinvasiva Ricostruttiva Uro-Andrologica ed in particolare di #Protesipeniene.
INFO 






#andrologia #urologia #protesipeniena #deficiterettile #falloplastica #corporoplastica #uretroplastica #vaginoplastica #cambiosesso #vaporizzazioneprostata #incontinenzaurinaria #penecurvo #malattialapeyronie #induratiopenisplastica #penepiccolo #micropene #incontinenzaurinariamaschile #plasmapiastrinico #prp #scrotoplastica #fillerpene #acidoialuronico #sfintereurinarioartificiale #AMS800
Tra i principali fattori di rischio ricordiamo il criptorchidimo ossia una patologia congenita alla nascita in cui si ha la mancata discesa di uno o due testicoli nello scroto, il rischio di sviluppare un tumore al testicolo è più alto se il criporchidismo è bilaterale, ed in genere avviene nello stesso lato del testicolo non disceso.
Inoltre più è ritardata nel tempo la correzione del criptochidismo con intervento di orchidopessi maggiore è rischio di sviluppo del tumore al testicolo, soprattutto se intervento avviene dopo la puberta’ o non viene effettuato del tutto.
Tra gli ormoni fattori di rischio: estrogeni assunti dalla madre in gravidanza con conseguenza arresto endocrino e disginesia gonadica dei testicolo del feto e nascituro, danno alla spermatogenesi, alla sviluppo dell’apparato riproduttivo (ipospadia e criporchidismo), tumore al testicolo, in pratica l’individuo è genotipicamente maschio XY ma ha un arresto maturativo testicolare.
Altri ormoni con androgeni anabolizzanti, anti-estrogeni e fattore di crescita IGF-1 rientranti nella Categoria DOPING sono fattori di rischio per un particolare istotipo tumorale al testicolo il tumore a cellule di Leydig, facilmente reperibili su Internet con effetti deleteri non trascurabili.
Fattori di rischio ambientale sono rappresentati dai pesticidi.
Fattori di rischio occupazionale: due categorie sono maggiormente colpite i vigili del fuoco e personale addetto manutenzione aerei entrambi esposti a maggiori quantita’ di idrocarburi aromatici policiclici e derivati del benzene.
Per quanto riguarda la fertilità, abbiamo un danno alla fertilità già compromessa dal tumore al testicolo ulteriormente aggravata da asportazione dello stesso (orchiectomia) e trattamenti adiuvanti Radioterapia e Chemioterapia, di qui l’importanza della Crio-preservazione del seme o liquido seminale tramite le Banche del Seme.
Per quanto riguarda il deficit erettile abbiamo un danno all’erezione con impotenza, riconosce fattori psicologici con danno della propria immagine corporea, perdita autostima, depressione, stanchezza legata alla chemioterapia, tra i fattori organici abbiamo l’abbassamento di testosterone e danni neurologici e vascolari sul pene e nervi erigendi conseguenti alla radioterapia e chemioterapia.
Tra le tecniche innovative consigliabile la tecnica mini-invasiva microchirurgica testis-sparing o organ- sparing, ossia asportazione solo del tumore, se il tumore è piccolo minore di 2 cm, non palpabile, se il paziente ha un tumore bilaterale ad entrambi i testicoli, se il paziente è gia’ monorchide ossia ha un solo testicolo, preservando parenchima testicolare sano si riducono i danni e le conseguenze negative su fertilità ed erezione.
Ribadiamo importanza della prevenzione, autopalpazione con palpazione bimanuale del testicolo in presenza di familiarità o fattori di rischio e visita andrologica successiva.
Follow up tumorale associato anche ad un dosaggio e monitoraggio del testosterone per prevenire e contrastare l’ipogonadismo conseguente all’ orchiectomia.
Vaginoplastica Corso Dissezione Su Cadavere Per Cambio Di Genere
- Docenti: Patrizio Vicini
- Flavio Forte
- Elena Bertozzi
- Durata: 10 ore
- A chi è rivolto il corso? Medici – specializzandi o specialisti in Urologia e Chirurgia Plastica e operatori sanitari (infermieri, fisioterapisti) SOLO come OSSERVATORI
- Lingua: Italiano
- Modalità: corso in presenza
- Numero minimo partecipanti: 10
- Numero massimo partecipanti: 20
- Numero massimo osservatori: 20
- Crediti ECM: 15
Obiettivi del corso
- Valutazione del pavimento pelvico pre-chirurgica.
- Anatomia del Perineo Maschile
- Step Chirurgici della Vaginoplastica
Descrizione del corso
Il Corso Dissezione su cadavere per cambio di genere consisterà in lezioni frontali e lezioni su preparati anatomici durante le quali si affronteranno argomenti e tematiche relativi alla valutazione pre-chirurgica del pavimento pelvico ed alla corretta esecuzione dell’intervento di vaginoplastica.
Durante le lezioni frontali si affronteranno tematiche volte alla identificazione precoce di eventuali disfunzioni e dissinergie, presa di coscienza della muscolatura pelvica, addestramento della pazienti ai timing post chirurgici. Si procedrà poi con lo studio dell’anatomia del Perineo fino ad arrivare agli step chirurgici della Vaginoplastica nella Riattribuzione Chirurgica del Sesso MotF.
Le lezioni su preparati anatomici saranno volte a mettere in pratica le nozioni acquisite su cadavere, relative alla preparazione della paziente pre-intervento, tecnica chirurgica, preparazione-installazione, incisione cutanea e dissecazione, creazione della cavità neovaginale, dissecazione della cute peniena ed esteriorizzazione del pene, dissecazione del neoclitoride e del suo peduncolo, amputazione dei corpi cavernosi, resezione del bulbo uretrale, orchiectomia bilaterale, fissazione del neoclitoride e del suo peduncolo, sutura dei lembi cutanei, copertura della cavità neovaginale ( più eventuale innesto cutaneo), esteriorizzazione del neoclitoride e del meato, resezione dello scroto e creazione delle grandi labbra.
I relativi interventi saranno correlati da Medicazione finale, cure postoperatorie, complicanze immediate e secondarie e loro gestione, tecniche riabilitative per il corretto recupero funzionale genitale.
Il corso avrà luogo presso il Cadaver Lab di Palazzo Trecchi, a Cremona, una location unica con strumenti e macchinari di ultima generazione.
I preparati anatomici di cadaver fresh frozen a disposizione per la dissezione nel numero di 4, distribuiti dunque su gruppi di 5 persone ognuno, garantiscono un’ideale sovrapponibilità con il reale, potendo simulare così l’intervento chirurgico, nonché la massima sicurezza dal punto di vista infettivo per i partecipanti.
Il Corso Dissezione su cadavere per cambio di genere potrà essere frequentato da Medici specializzandi o specialisti in Urologia e Chirurgia Plastica.
Operatori sanitari (infermieri, fisioterapisti) potranno prendervi parte come OSSERVATORI, come è possibile notare dalle fasce di prezzo presenti in questa pagina. Un prezzo speciale è accordato a chi ha acquistato già un corso di Riabilitazione del Pavimento Pelvico con la D.ssa Bertozzi e a chi acquisterà i corsi insieme.
Descriviamo di seguito L’ Rx-uretrocistografia nelle Stenosi Uretrali.
L’uretrografia retrograda e minzionale (RUG) è una metodica diagnostica a ampiamente utilizzata come indagine di scelta per valutare la presenza, la posizione, la lunghezza e le eventuali anomalie associate della stenosi dell’ uretra stessa (come ad esempio false strade, diverticoli etc).
https://www.patriziovicini.it/patologie-urologiche/stenosi-uretrali/
Sensibilità e specificità della metodica
La sensibilità e la specificità riportate di uretrografia retrograda e minzionale RUG nella diagnosi di stenosi uretrale è molto elevata rispettivamente del 91% e del 72% . Il valore predittivo positivo della uretrografia retrograda e minzionale e’ dell ‘89% e il valore predittivo negativo e’ del 76% . L’interpretazione dei risultati dell ‘ uretrografia retrogada e minzionale da parte dei medici specialisti in urologia è molto più accurata nel predire la posizione e la lunghezza della stenosi uretrale rispetto alla valutazione di un medico generale. I limiti della Rx-uretrocistografia retrograda e minzionale consistono nella difficoltà di valutare le stenosi uretrali molto distali e la valutazione dell’estensione prossimale delle stenosi che sono troppo strette per consentire il passaggio di un contrasto adeguato.
Tali limiti possono essere superati con la combinazione di un RUG con la Rx- uretrocistografia minzionale retrograda e minzionale, effettuando in tal modo l’ esame può consentire un’adeguata visualizzazione dell’uretra prossimale alla zona di stenosi e una valutazione più accurata della lunghezza della stenosi specie se trattasi stenosi uretrali quasi completamente obliteranti, nelle stenosi e nel gap nella lesione uretrale secondarie a frattura pelvica (PFUI).
Inoltre, la Rx – uretrocistografia retrograda e minzionale fornisce solo una valutazione bidimensionale e non tridimensionale della stenosi uretrale stessa e i risultati possono essere condizionati dal grado di allungamento del pene, dal grado di rotazione della pelvi e dall’habitus corporeo del paziente.
Rischi e complicanze
I rischi e le complicanze della Rx- uretrocistografia retrograda e minzionale son del tutto trascurabili riportiamo ( infezione, disagio). Sono disponibili sul mercato dispositivi di clampaggio uretrale durante l’effettuazione dell’ esame uretrografico (Brodny, Knutson) che sono risultati meno dolorosi rispetto all’utilizzo della tecnica tradizionale con catetere di Foley.
Uretrocistoscopia – Stenosi dell’ uretra di seguito descrizione della metodica con i relativi vantaggi.
https://www.patriziovicini.it/patologie-urologiche/stenosi-uretrali/
L’ Uretrocistocopia nella Diagnosi Stenosi dell’ Uretra consente un’accurata rilevazione visiva di una sospetta stenosi uretrale ed è di fondamentale importanza perche’ può escludere o confermare una stenosi uretrale come causa di difficolta’ urinaria con minzione ostruttiva.
L’ Uretrocistoscopia nella Diagnosi Stenosi dell’ Uretra, può rilevare il restringimento del lume uretrale prima dei cambiamenti nell’uroflussometria e l’insorgenza dei sintomi stessi .
L’ uretrocistocopia nelle Stenosi uretra può anche valutare la presenza di Lichen Sclerosus o Scleroatrofico o altre patologie, ma di solito non consente di valutare la lunghezza della stenosi poiché il calibro della maggior parte dei cistoscopi è maggiore della maggior parte delle stenosi uretrali sintomatiche .
Per ovviare a tale limite Uretrocistoscopia – Stenosi dell’ uretra, è possibile l’uso di ureteroscopi di calibro più piccolo (6,5 Fr e 4,5 Fr).
Ciò consente anche una valutazione della vescica stessa prima dell’intervento chirurgico di uretroplastica e può identificare altre patologie come i calcoli alla vescica.
La cistouretroscopia è particolarmente utile per la diagnosi di stenosi uretrale bulbomembranosa prossimale che può non essere rilevata attraverso una Rx-uretrocistografia retrograda e minzionale.
In casi molto particolari si puo’ combinare l’uretroscopia retrograda con la cistoscopia anterograda attraverso il cetetere sovrapubico di un’ epicistostomia può essere utilizzata per valutare la stenosi uretrale e pianificare l’approccio chirurgico.
Permette una valutazione della lunghezza del difetto, la competenza del collo vescicale, il coinvolgimento del collo vescicale nella cicatrizzazione oltre ad identificare la presenza di altre anomalie (es. fistole uretrali, calcoli etc ).
È stato rilevato che la uretrocistoscopia combinata retrograda e anterograda fornisce, stime simili della lunghezza del difetto uretrale nei pazienti che hanno subito un trauma con frattura della pelvi, sovrapponibili alla cistouretrografia combinata retrograda e anterograda, ma con maggiore probabilità di rilevare fistole, false strade uretrali e calcoli.
Descriviamo qui di seguito il nuovo device AquaBeam Waterject device Robotico per il trattamento dell’ Ipertrofia Prostatica Benigna Benigna/https://www.patriziovicini.it/patologie-urologiche/ipertrofia-prostatica-benigna/ , ne’ vediamo di seguito il meccanismo d’azione ed i risultati.
Cosa è e meccanismo d’azione
L’ AquaBeam è un macchinario innovativo che usa una tecnologia ad acqua fredda
Questo trattamento rivoluzionario dell’Ipertrofia Prostatica Benigna è stato sviluppato negli Stati Uniti.
Durante la procedura si sovrappone l’immagine vista dal chirurgo attraverso la strumentazione ottica con l’immagine ecografica ad alta risoluzione. Questo consente di definire i margini di resezione del tessuto e procedere in circa 5 minuti alla rimozione del tessuto interessato. Se confrontato ai tempi di circa 60 ed oltre minuti delle tecniche tradizionali, il device Aquabeam rende questo intervento molto vantaggioso riducendo i tempi anestesiologici ad esempio nelle persone a rischio.
Risultati
L’ AquaBeam determina in termini di risultati funzionali Uroflussimetrici risultati molto simili alle metodiche standard tradizionali fino ad oggi più utilizzate, ma permette di ridurre nettamente i tempi d’intervento ed i rischi sulla continenza urinari, sulla funzione erettile ed eiaculatoria collegati.
Si ha infatti assenza di effetti collaterali sulla funzione sessuale dal momento che l’effetto termico non danneggia le terminazione nervose peniene
Vantaggi
Tra i vantaggi dell’ AquaBeam abbiamo:
- assenza di incisioni chirurgiche
- breve durata dell’intervento
- assenza di anestesia totale
- preservazione della funzione eiaculatoria
- rischio ridotto di conseguenze sulle regolari funzioni sessuali
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=aquabeam
Per ulteriori approfondimenti vai alla Sezione Video Tube Rezum trattamento con vapore acqueo
Il Rezum è un device che consente un trattamento mini-invasivo urologico per il trattamento dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB): trattasi di una terapia innovativa ed alternativa all’intervento chirurgico tradizionale di asportazione della ghiandola prostatica ingrandita ed ostruente per via chirurgica o endoscopica (TURP). https://www.patriziovicini.it/patologie-urologiche/ipertrofia-prostatica-benigna/
II Rezum sfrutta il vapore acqueo, in questo modo è possibile ridurre l’eccesso di tessuto prostatico ostruente che causa i sintomi ostruttivi dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB).
Cosa è e meccanismo d’azione
La procedura del Rezum per il trattamento dell’ Ipertrofia Prostatica Benigna prevede l’iniezione di vapore acqueo attraverso un ago sottilissimo all’interno dell’ adenoma prostatico ipertrofico minuto con una sonda posizionata all’interno dell’uretra prostatica, nei giorni successivi il trattamento indurrà un progressivo rimpicciolimento del tessuto ghiandolare prostatico ipertrofico.
Risultati
I risultati del Rezum sono in genere definitivi e si evidenziano dopo un intervallo temporale di a 8-12 settimane dal trattamento, che permette una cessata assunzione dei farmaci alfa litici utilizzati prima del trattamento.
In qualche settimana si nota un progressivo miglioramento del flusso urinario e una notevole riduzione disturbi urinari ostruttivi.
Dai lavori pubblicati emerge che i risultati sono particolarmente stabili e duraturi in un arco temporale di 4-5 anni, in media, solo il 4-5% dei pazienti dovra’ essere sottoposto a nuovo ed ulteriore intervento disostruttivo.
Vantaggi
I vantaggi di tale trattamento mini-invasivo sono rappresentati da:
- Non è necessaria alcuna incisione chirurgica.
- Nessuna perdità ematica e necessità di trasfusioni.
- L’intervento ha una durata circa 10-15 minuti.
- L’operazione si effettua in day hospital o in regime ambulatoriale con blanda sedazione.
- La funzione eiaculatoria viene preservata in oltre 80 percento dei pazienti trattati.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=rezum
Per ulteriori informazioni vai alla Sezione Video Tube Rezum trattamento con vapore acqueo
Informazioni
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P. Iva: 08311621000