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Patrizio Vicini
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Sei in: Patrizio Vicini / News

Espianto Protesi Peniena Idraulica Tricomponente

News

Operatore: Dott. Prof. Patrizio Vicini

  • La protesi si attivava ma si verificava perdità rigidità protesica durante l’attività sessuale.
  • Dopo x anni il punto di rottura delle protesi avviene all’ emergenza dei tubicini di raccordo dai cilindri protesici o da perdità (fluid loss) e riduzione pressione secondaria all’insufficiente quantità di soluzione all’interno del sistema o da un’erosione
  • Test di verifica preoperatoria prevedeva la verifica dell’integrità del sistema, probabile causa di rottura della protesi, tramite schiacciamento e relativo aumento di pressione dei cilindri.

La protesi rimaneva attiva senza incremento pressorio esterno, si disattivava con l’aumentare delle pressioni.

 

  • Incisione e refertazione della connessione pompa scrotale al reservoir essendo una protesi preconnessa (cilindri e pompa sono precollegati)
  • Dopo aver clampato l’estremità prossimale (relativo al connettore e non al reservoir) della connessione e rimosso il connettore si verifica la quantità di soluzione presente all’interno del reservoir che confermava la quantità di soluzione immodificata rispetto al primo intervento.
  • Il liquido del resorovir è stato mandato in coltura per analisi batteriologica per escludere che all’interno della soluzione che vi fossero precipitazioni proteica di siero che avrebbe compresso l’efficienza della nuova protesi per inceppamento del micro resistore della pompa

Il tutto è stato per evitare la rimozione e la messa a dimora di un nuovo di un nuovo reservoir ( che avrebbe determinato allungamento dei tempi chirurgici, maggior rischio di infezione protesica, maggiori costi).

Dopo aver riempito con una quantità nota il resorvoir , si procedeva all’esclusioone dello stesso mediante un tappo in metallo dedicato per evitare sia la fuoriuscita di soluzione sia l’ingresso di materiale ornganico per via retrograda nel sistema.

Questo ci consentiva di effettuare la rimozione e nuovo impianto in tutta sicurezza.

  • A questo punto si collega una sirigna da 60 ml con ago smusso 15 gauge, si simulava l’attivazione della protesi che ci confermava la mancata efficienza del resistore della pompa.

Si decideva pertanto la sostituzione dei cilindri e pompa.

  • Grazie alla tecnologia messa a diposizione dell’AMS le nuove protesi sono rivistite da inibizione (soluzione di associazione antibiotica di rifampicina ed minocillina), rilascio lento a 28 giorni , nei re interventi il rischio infezione è maggiore, si preferiva pertanto utilizzare la suddettà e non altre  no per incompatibilità di sistema ma besnì per il minor rischio infettivo.

 

  • Nelle revisioni dove vengo lasciate a dimora una parte degli elementi protesici,vengono utilizzati dei connettori dedicati parte integranti del kit accessori a disposizione.

Questi connettori sono in teflon la contiguità viene assicurata non con approssimatore come da procedura standard, ma mediante Prolene 2/0, il 3/0 sarebbe troppo sottile con rischio di lacerazione e compromissione dell’integrità del tubo.

 

  • Alla fine è stata rimessa a dimora la nuova protesi che una volta collegata al serbatoio lasciato in situ ci confermava ulteriormente il danno del pregresso impianto limitato all’efficienza della pompa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 Luglio 2023/da Patrizio Vicini

Malattia di La Peyronie: Corporoplastica di raddrizzamento geometrica

News

IPP: PATCHWORK DI DERMA FETALE CON TECNICA GEOMETRICA

  1. Sedigh* , P. Vicini**

 

 

Key words: patchwork, malattia di La Peyronie, Induratio Penis Plastica, patch dermico fetale, corporoplastica geometrica

 

 

INTRODUZIONE

Lo scopo del lavoro è presentare l’utilizzo del derma porcino fetale con corporoplastica di tipo geometrico in un paziente affetto da Malattia di La Peyronie.

 

MATERIALI E METODI

Il caso è di un paziente affetto da Malattia di La Peyronie con recurvatum dorso laterale sinistro di circa 90 gradi e normale funzione erettiva ma con coito impossibile.

All’ecocolordoppler penieno dinamico effettuato in condizioni basali e dopo farmaco infusione di 10 mcg di PGE1  si evidenzia normale risposta emodinamica (risposta clinica di tipo III: erezione completa) con rapida caduta delle resistenze periferiche e buon incremento della velocità sistolica a carico dell’arteria cavernosa destra e ddell’arteria cavernosa sinistra.

Alerata distensione di entrambi i corpi cavernosi.

Normale incremento del diametro delle arterie cavernose ( v. n. > 75%)

Velocità telediastolica con valori  normali (v.n. < 4,5 cm/sec) con raggiungimento stabile della fase 3.

Indice di resistenza nella norma(v.n. > 0,75).

All’esame power Doppler buona rappresentazione delle cavernose lungo tutto il decorso con arteriole elicine normali per   calibro, disposizione e numero. Sono evidenti diramazioni di I e II ordine.

Nella fase di massima risposta clinica è presente recurvatum dorso-laterale sinistro di circa 90 gradi, eco graficamente si rileva un ispessimento ipoecogeno dell’albuginea di entrambi i corpi cavernosi a livello del III medio penieno di circa 18 mm di lunghezza, 16 mm di larghezza e 2,5 mm di spessore. Ispessito ed iperecogeno risulta il setto intercavernoso.

L’esame depone per normalita’ dell’afflusso arterioso penieno, normale il blocco al deflusso venoso, lesione di tipo indurativo nella sede sovradescritta.

Alla RMN peniena effettuata in condizioni basali e dopo farmaco infusione di 10 mcg di PGE1  si rileva ispessimento diffuso dell’albuginea in corrispondenza del versante dorsale del III distale del pene a livello del punto di massima curvatura che coinvolge entrambi i corpi cavernosi. Non sembrano tuttavia documentarsi dislocazioni e compressioni de fascio vascolo-nervoso.

L’accesso chirurgico da noi effettuato è stato il seguente: mediante incisione subcoronale e degloving penieno, si effettua apertura longitudinale parauretrale bilaterale della fascia di Buck ed isolamento notevolmente difficoltoso ma ”completo” del fascio vascolo-nervoso.

Verifica della curvatura tramite erezione idraulica che risulta essere di circa 90 gradi, incisione geometrica dell’abuginea nel punto di massima curvatura fino a raggiungere un completo rilassamento ed allungamento penieno.

Posizionamento di patch di derma porcino fetale  fissato con Vicryl 3/0.

Verifica tramite erezione idraulica del completo raddrizzamento penieno.

Chiusura della fascia di Buck. Posizionamento di drenaggio in aspirazione

Postectomia. Frenulotomia con frenuloplastica

Medicazione contenitiva semi-compressiva.

 

RISULTATI

Il paziente nel postoperatorio  non ha avuto infezione, né alterazioni di tipo meccanico, con normale ripresa dell’attività sessuale a 4-6 settimane.

 

CONCLUSIONI

La plastica di raddrizzamento penieno tramite incisione geometrica e posizionamento di patch di derma fetale porcino consente un adeguato raddrizzamento ed allungamento penieno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

Frattura del pene

News

Frattura del pene: accesso peno-scrotale con degloving completo dell’asta dopo valutazione RMN 

 

Introduzione

La frattura del pene, caratterizzata dalla rottura traumatica della tunica albuginea con possibile lesione uretrale, costituisce un’urgenza urologica spesso generata da traumi durante il coito o automanipolazioni per sopprimere l’erezione. La Risonanza Magnetica Nucleare rappresenta l’indagine diagnostica più accurata perchè in grado di fornire un’eccellente dimostrazione dell’anatomia rivelando lacerazioni sia dell’albuginea che eventualmente dell’uretra. Il trattamento, che consiste nella chiusura della lacerazione della tonaca albuginea, viene, generalmente, effettuato con un accesso sub-glandulare con degloving completo dell’asta. La quasi totalità delle fratture peniene è localizzata a livello del III prossimale dell’organo.

 

Case-report

Paziente di 56 anni giunge alla nostra attenzione per comparsa, in seguito a trauma durante il coito, da circa 6 ore di ematoma penieno e disuria. All’esame obiettivo si evidenzia grossolano ematoma e pene lievemente deformato per deviazione verso destra (foto 1). Viene effettuata d’urgenza una RMN con gadolinio che mette in evidenza un’interruzione della tunica albuginea in corrispondenza del versante ventrale del III prossimale del corpo cavernoso di destra, con associato ematoma contiguo e nel corpo spongioso, diffuso e marcato edema del tessuto sottocutaneo. Non si documentano lesioni uretrali associate. Si effettua, quindi, incisione peno-scrotale (foto 2 e 3) e degloving del pene (foto 4); dopo l’apertura della fascia di Buck, si reperta il punto di frattura (foto 6). Blocco emostatico con Tourniquet alla base del pene e sutura della corporotomia con Vicryl 3/0 (foto 7). Chiusura della breccia chirurgica dopo posizionamento di drenaggio Redon 14 Ch (foto 8).

 

Risultati

Il paziente torna a controllo dopo circa 10 giorni, mostrando un quasi totale riassorbimento dell’ematoma e riferendo episodi erettili normali.

Dopo circa 30 giorni viene effettuata una Rigidometria Peniena Notturna che documenta una funzionalità erettile nella norma.

 

Conclusioni

Il paziente torna a controllo dopo circa 10 giorni, mostrando un quasi totale riassorbimento dell’ematoma e riferendo episodi erettili normali.

Dopo circa 30 giorni viene effettuata una Rigidometria Peniena Notturna che documenta una funzionalità erettile nella norma.

 

Bibliografia

1) García Gómez B, Romero J, Villacampa F, Tejido A, Díaz R. Early treatment  of penil

fractures: our experience . Arch Esp Urol. 2012 Sep;65(7):684-688.

 

2) Murray KS, Gilbert M, Ricci LR, Khare NR, Broghammer J. Penile fracture and magnetic resonance imaging. Int Braz J Urol. 2012 Mar-Apr;38(2):287-8.

3) Wen J, Li HZ, Ji ZG, Li HJ. Immediate surgical intervention for penile fracture: a case report and literature review. Chin Med Sci J. 2011 Jun;26(2):132-4.

27 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

PRP-Plasma Piastrinico in Andrologia

News

Congresso Nazionale SIA
Società Italiana Andrologia 22-25 Giugno Roma
Giuria Top Comunications PRP in Andrologia Dott. Prof. Patrizio Vicini

Andrologo ed Urologo Roma

www.patriziovicini.it

@dr.vicini_urologia_andrologia
@siaandrologiaitaliana #siaonfire

#Andrologia #Andrologo #Roma

24 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

Vaginoplastica nella Riassegnazione Chirurgica del Sesso Male to Female con device torsionale Lotus

News
Video Vaginoplastica con Device Lotus

Vaginoplastica

47° Congresso Nazionale SIA Società Italiana Andrologia 22-25 Giugno  Roma
Presentazione Video Vaginoplastica nella Riassegnazione Chirurgica del Sesso Male to Female con device torsionale Lotus

@dr.vicini_urologia_andrologia
@siaandrologiaitaliana #siaonfire

#Andrologia #Andrologo #Roma

24 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

Masterclass Malattia La Peyronie

News

Live Surgery Dott. Prof. Patrizio Vicini alla  Masterclass Malattia di La Peyronie – Policlinico Bari 31-05-2023

Corporoplastica di raddrizzamento mediante incisioni multiple di rilassamento e impianto di protesi idraulica tricomponente.

6 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

Masterclass Malattia La Peyronie

News

Live Surgery Dott. Prof. Patrizio Vicini alla  Masterclass Malattia di La Peyronie – Policlinico Bari 31-05-2023

Corporoplastica di raddrizzamento mediante incisioni multiple di rilassamento e impianto di protesi idraulica tricomponente.

3 Giugno 2023/da Patrizio Vicini

Vaginoplastica e Falloplastica

News
Vaginoplastica e Falloplastica
Vaginoplastica e Falloplastica
Premio due migliori video chirurgici Congresso Nazionale Urop 25-27 Maggio Taormina.
1)Vaginoplastica MtoF con device torsionale LOTUS
2)Glansplastica FtoM con tecnica Sec. NORFOLK
Un ringraziamento al Presidente Urop ed a tutta la
Commissione Scientifica per il riconoscimento.
#Urop #Urologia #Andrologia #vaginoplastica
#falloplastica #Chirurgiaplasticagenitale
#mtof #ftom #glanssculpting #riconfigurazioneglande
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30 Maggio 2023/da Patrizio Vicini

MANOVRA DI  “SCRATCH”  SEC. PAUL E. PERITO: PROCEDURA AGGIUNTIVA AL MODELING NELLA MALATTIA DI LA PEYRONIE

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MANOVRA DI  “SCRATCH”  SEC. PAUL E. PERITO: PROCEDURA AGGIUNTIVA AL MODELING NELLA MALATTIA DI LA PEYRONIE

La tecnica descritta prevede i seguenti passaggi operatori: induzione di erezione artificiale per valutare il grado di incurvamento che viene marcato esternamente con penna dermografica, incisione infrapubica di circa 3 cm, posizionamento di due punti di repere su ogni corpo cavernoso lateralmente al fascio vascolo-nervoso, corporotomia minima usando una lama da 12 curva, misurazione e dilatazione minima sia prossimale che distale con Furlow,  uno speculum nasale è introdotto all’interno dei corpi cavernosi al di sotto della placca ed aperto trasversalmente per rompere la placca lungo l’asse x, successivamente con le speculum aperto viene introdotto un bisturi con lama curva da 12 curva per frantumare la placca longitudinalmente lungo l’asse z, ed infine la “profondità” dello scratch e dell’ incisione lungo l’asse y  completa la rottura tridimensionale della placca.

In alternativa al bisturi  con lama curva per la frantumazione della placca possono essere utilizzate le forbici Metzenbaum.

Creazione successiva dello spazio per il reservoir posteriormente alla fascia trasversalis attraverso l’utilizzo di speculum nasale da 80 mm, posizionamento dei due cilindri protesici, successiva connessione con il reservoir e verifica funzionale e del risultato estetico ottenuto, a tal punto se vi è una curvatura residua > 30 gradi viene effettuato il Modeling sec. Wilson.

Creazione successiva di tasca sottodartoica scrotale attraverso l’utilizzo di speculum nasale da 80 mm, trazione finale sull’estremità distale dei cilindri protesici per un corretto alloggiamento  dell’ impianto, chiusura delle due  corporotomie, posizionamento di drenaggio nello scroto attraverso speculum nasale da 80 mm, chiusura della parete a strati, medicazione contenitiva semicompressiva.

21 Maggio 2023/da Patrizio Vicini

Pene Curvo – Corporoplastica Geometrica a Lembi Sovrapposti

News

Abstract

Introduzione

Presentiamo una nuova tecnica di “corporoplastica modificata”, basata su “principi geometrici”, per determinare l’esatto punto di incisione nella tunica albuginea o placca e l’esatta quota di albuginea da sovrapporre per correggere con estrema precisione tutti i differenti tipi di curvatura peniena congenita o acquisita secondaria alla Malatti di La Peyronie.

Materiali e Metodi

Tra Marzo 2004 ed Aprile 2013, 74 pazienti sono stati sottoposti a tale procedura.

Tutti i pazienti avevano una curvatura congenita fino a 90° o acquisita stabile fino a 60° che rendeva il coito molto difficoltoso o impossibile, normale funzione erettiva.

I test preoperatori includevano un esame obiettivo, 3 foto della curvatura durante l’erezione, un ecocolordoppler penieno dinamico, il questionario IIEF-15.

L’accesso chirurgico da noi effettuato è stato il seguente: mediante incisione subcoronale e degloving penieno, verifica della curvatura tramite erezione idraulica,  misurazione “geometrica” con fili Kirschner dei due assi penieni, demarcazione della bisettrice dell’angolo di maggiore curvatura, apposizione di due reperi esterni all’area di curvatura, misurazione del lato convesso e del lato concavo, misurazione della differenza tra i due lati convesso e concavo (quota di albuginea da “sovrapporre”), demarcazione della quota di albuginea da “sovrapporre” dorsalmente, incisione albuginea trasversale dorsale bilateralmente e laterale sinistra, plastica e “lembi sovrapposti” mediante punti staccati ad U Vicryl 2/0,sopraggitto in continua Vicryl 2/0,  verifica idrauilica del completo raddrizzamento penieno. Chiusura della fascia di Buck. Posizionamento di drenaggio in aspirazione.Postectomia. Frenulotomia con frenuloplastica. Medicazione contenitiva semi-compressiva.

E’ stato eseguito un follow up postoperatorio a 12 settimane, 12 mesi e 24 mesi che includeva gli stessi test preoperatori

 

La percentuale di soddisfazione è stata valutata l’ International Erectile Dysfunction Inventory of the Treatment Satisfaction (EDITS).

L’analisi statistica è stata effettuata tramite  Student’s t-test.

Risultati

Un totale di 25 pazienti avevano una curvatura congenita con un grado di curvatura di 46.8 (range 40 to 90), i restanti 49 patients erano affetti da Malatti di La Peyronie con un grado di curvatura di 58.4 (range 45 to 60).

Nessuna complicanze maggiore è stata riportata.

La correzione postoperatoria della curvatura è stata raggiunta in tutti i pazienti (100%).

Ne’ sottocorrezione ne’ sovracorrezione sono state registrate.

Nessuna recidiva significativa (curvature > 15 degrees) si è verificata nei nostril pazienti.

L’accorciamento penieno è stato riportato nel 74%  ma non ha influenzato l’elevata percentuale di soddisfazione globale del 92% (pazienti completamente soddisfati con la loro vita sessuale).

La funzione erettile è stata analizzata nei due gruppi,  Student’s t-test ha mostrato un significativo miglioramento nella funzione erettile,   l’ International Index of Erectile Function -15 scores preoperatoria era 17,43 ± 4,67 , mantre post-operatorio  22,57 ± 4,83 ( p = 0.001).

Conclusions

La nostra corporoplastica modificata è una valida terapia che consente un ottimo raddrizzamento penieno. I principi geometrici rendono tale metodica riproducibile in studi multicentrici.

 

 

18 Maggio 2023/da Patrizio Vicini
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